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Sole e bambini: ecco i consigli per una esposizione solare senza scottature

08-06-2020 11:58

cataniafamilylab

I professionisti, bambini, sole,

Sole e bambini: ecco i consigli per una esposizione solare senza scottature

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Quali sono gli accorgimenti da seguire per garantire un'esposizione solare sicura per i bambini?

Arriva la tanto agognata bella stagione, e si ripropone l’annoso dilemma: l’esposizione al sole è un pericolo per gli effetti dannosi per la pelle o utile per i molti altri benefici?


Benefici dell'esposizione solare: la vitamina D e non solo

La pelle esposta alla luce solare produce la forma attiva della


vitamina D

, sostanza capace di proteggere da malattie infettive, stimolare il sistema immunitario, ma soprattutto in grado di favorire l’assorbimento del calcio e la sua fissazione nelle ossa, azione fondamentale soprattutto nei primi anni di vita quando la crescita scheletrica è più rapida.


Affinché questo processo avvenga


sono necessari pochi minuti di esposizione al giorno (10-15 minuti)

, di una superficie del corpo pari al 15% del totale (percentuale corrispondente al viso e arti superiori). Quindi non è necessario spogliare completamente i bambini e portarli al mare per ore per permettere alle loro ossa di crescere forti e sane. Basta anche una passeggiata al parco indossando maglietta e pantaloncini.


Oltre alla vitamina D, però, le cellule della pelle esposte al sole producono


beta endorfine

, responsabili del senso di piacere e appagamento; è questo il motivo per cui è attribuita all’esposizione solare un


effetto antidepressivo

.


Il sole ha anche un importante ruolo nella


cura di alcune malattie della pelle

frequenti già in età pediatrica quali la dermatite atopica e la psoriasi.


Perchè il sole è nocivo per la pelle?

Le radiazioni solari contengono i


raggiUVA

e i


raggi UVB

:


  • gli UVA sono i più pericolosi in quanto arrivando fino agli strati più profondi della pelle possono provocare, se assorbiti in eccesso, modifiche del DNA cellulare e possibile insorgenza di tumori cutanei.
  • i raggi UVB invece arrivano fino agli strati medio superficiali della pelle e sono responsabili di quell’infiammazione che conduce dall’eritema solare fino all’ustione.

L'esposizione solare in età pediatrica

Il più grave effetto tardivo dell’esposizione solare prolungata è il rischio di sviluppare


tumori della pelle

(epiteliomi e melanomi): 


risulta confermata l’associazione del tumore con le ustioni solari durante l’infanzia.

Le scottature solari in età pediatrica sono molto pericolose, perché responsabili della maggior parte dei casi di melanoma (tumore cutaneo molto aggressivo e potenzialmente mortale) del giovane-adulto.


In conclusione, vantaggi e svantaggi del sole sono da collegare alla “giusta” dose di esposizione. Tale “giusta dose” varia in funzione dell’età, del tipo di pelle (fototipo), delle misure di fotoprotezione (cappellini, T-shirt, occhiali scuri, filtri solari), delle ore, stagioni e luoghi di esposizione.


POTREBBE INTERESSARTI:


Come evitare i colpi di caloreL’epidermide infantile

, molto più sottile di quella di un adulto,


è più penetrabile dai raggi solari

, e la protezione data dalla melanina, che la natura ha fornito alla pelle, non è adeguata nei primi anni di vita.


Ecco le regole d'oro degli esperti per l'esposizione solare dei bambini senza scottature:

  1. Prima dei 6 mesi di vita i neonati non dovrebbero essere esposti al sole, nemmeno quello in città.
  2. Tra i 6 mesi e i 3 anni possono essere esposti ma ben protetti: le creme solari da preferire sono gli schermi minerali (meno irritanti dei filtri chimici) con fattori protettivi molto alti (SPF 50+) che proteggano dagli UVA, dagli UVB, dagli infrarossi e dalle radiazioni dello spettro del visibile. A questi vanno sempre associati indumenti protettivi come maglietta, cappellino, occhiali da sole.
  3. Dopo i 3 anni la crema protettiva con SPF 50+ (mai scendere sotto SPF 30!) potrà essere associata ad una protezione sistemica, infatti esistono oggi in commercio integratori alimentari a base di sostanze di origine naturale che potenziano di molto la protezione nei confronti dei danni indotti dal sole.
  4. Evitare per i bambini i raggi solari più intensi del range orario tra le 11 e le 17
  5. Esporsi al sole in modo graduale, dando la possibilità alla pelle di difendersi attraverso l’abbronzatura
  6. Coprire i soggetti ad alto rischio (carnagione chiara con capelli biondi o rossi e occhi chiari) con cappello a larghe falde, che ripari bene il cuoio capelluto, le orecchie, il viso e la nuca, maglietta a maniche lunghe e pantaloni lunghi, preferendo tessuti in lino o cotone, a trama stretta e doppio strato. Per i neonati, usare carrozzina con tettoia, più avanti passeggino con tettoia o con ombrellino. Usare sempre gli occhiali da sole.
  7. La corretta applicazione del fotoprotettore si esegue in fasi successive, ossia 20 minuti prima dell’esposizione solare, 20 minuti dall’inizio dell’esposizione solare, e poi ogni 2 ore fino alla fine dell’esposizione.In commercio esistono moltissimi prodotti water resistant ossia resistenti all’acqua, quindi i bambini più grandi possono tranquillamente fare bagni anche prolungati per 20-30 minuti in sicurezza. Dopo il bagno, l’asciugatura con l’asciugamano rimuove circa l’80% della crema che va quindi riapplicata prontamente.
  8. L’applicazione delle creme protettive va rinnovata dopo 2 ore e dopo ogni immersione. E’ preferibile che i solari siano acquistati ogni anno nuovi, anche se correttamente conservati.
  9. I protettori solari non dovrebbero essere usati sui bambini al di sotto dei 6 mesi. Per evitare il rischio di allergie, prima di usare un nuovo prodotto su tutto il corpo del bambino si può saggiarne una piccola quantità sulla parte interna del polso. La crema solare va spalmata bene sulla pelle in modo uniforme, senza dimenticare le orecchie, il naso e le labbra e la zona intorno agli occhi, ma evitando il contatto con gli occhi e con le palpebre.
  10. Non mettere mai un olio sulla pelle del bambino prima del sole: potenzia la penetrazione dei raggi solari. Dopo l’esposizione al sole, è bene usare un doposole ad azione lenitiva, antieritema, antiossidante.
  11. Attenzione alle luci riflesse (sabbia, cemento, neve, acqua aumentano l’irradiazione), e ai raggi che penetrano attraverso l’ombra e le nuvole.
  12. Attenzione alle altitudini (dai 300 metri sul livello del mare in su, la radiazione aumenta del 4-5%) e alle latitudini (quanto più si è vicini all’equatore, tanto più forti sono i raggi solari).
  13. Se si assumono farmaci, verificare la loro capacità di dare fotosensibilità (esantemi, arrossamento, gonfiore).
Dott.ssa Clara Benintende - DermatologaSe sei un professionista e vuoi contribuire a far crescere questa sezione, manda il tuo articolo all’indirizzo mail: cataniafamilylab@gmail.com. Saremo felici di condividerlo con la nostra community.Se, invece, hai uno studio professionale o un'attività dedicata alle famiglie, ti piacerebbe essere segnalato nella sezione Village del nostro portale? Contattaci.