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Progetti narrativi tra inglese e italiano a misura di bimbi, ci pensano Flo e Chicca!

31-01-2020 15:49

Redazionale

Family News,

Progetti narrativi tra inglese e italiano a misura di bimbi, ci pensano Flo e Chicca!

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Oggi vi racconto di Federica Zappalà e Floriana Manciagli, due ragazze che si occupano di bambini a Catania.

Federica

propone propone


gruppi di gioco

e


lettura interattiva

per l’avvicinamento e apprendimento della


lingua inglese

, mentre


Floriana

, con il suo progetto


L’arcipelago delle storie,

si occupa di laboratori narrativi basati sullo


storytelling

.


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Una è


mamma

di un bimbetto, Floriana no, ma di bambini ne sa abbastanza!!


Sicuramente vi starete chiedendo perché voglio parlarvi proprio di loro.


Mi è capitato di conoscerle virtualmente su


Facebook

, per due motivi diversi, anche se la cosa che le accumuna è la passione per i


bambini.

Le seguivo con piacere, ed ero attratta dal fatto che entrambe, dopo aver vissuto e lavorato fuori


Catania

, ad un certo punto della loro vita hanno preso la decisione di rientrare.


Non so perché, ma ciò che proponevano aveva un’


energia

che non mi lasciava indifferente. I loro post mi sapevano di


aria nuova

. Mi sembravano due ragazze,


super intraprendenti

e si muovevano parallelamente ognuna per conto proprio.


La cosa bella è che lo facevano a


Catania

. Una città con molte contraddizioni di cui spesso sentiamo parlare, soprattutto riguardo l’offerta lavorativa (difficile da trovare e a tratti inesistente).


Il trend dei giovani che emigrano diventa sempre più crescente e l’ultima cosa che vorrebbero fare è rientrare.


Invece loro no!


Decidono di ritornare e di trovare lavoro qui, nella nostra città e di investire le loro energie per portare qualcosa di fresco e di nuovo


nelle vite dei nostri figli

.


Ma cosa è successo di così particolare che mi ha colpito?


Ho saputo che collaboreranno insieme e che per questo 2020 lanceranno un


progetto nuovo

caratterizzato dalla fusione delle loro competenze.


Sarà che guardo la vita in maniera troppo romantica, ma io sono affascinata da queste storie. Le avevo ammirate in maniera diversa per il loro


coraggio

di ritornare a Catania


,

e poi vedendole collaborare è stata la ciliegina sulla torta.


Tra un evento e l’altro le avevo già sentite per messaggio, poi ho approfondito qualche domanda in questa intervista.


Tanto per soddisfare tutte le mie curiosità...


“Federica e Floriana, innanzitutto raccontateci un po’ di voi…”Federica

: “Vuoi sapere chi è Federica? Ti direi: tantissime cose, per fortuna! Innanzitutto per tutti sono Chicca!


Quando ho scelto


filosofia

, come disciplina universitaria, ho reso perplessa parecchia gente a me vicina. Da quando ho memoria cerco di


leggere

nei ritagli di tempo, tra le righe, e storie su storie. Cerco di


scrivere

quello che mi va, e che mi riesce a seconda dell’umore.


Da studentessa siciliana in sede ho complicato le cose trasferendomi prima a


Londra

per studiare psicologia dello sviluppo e collaborare al


BabyLab del Birkbeck College

, e dopo a Bournemouth per amore, e nostalgia del mare. Quando nel 2017 – 7 anni dopo il mio primo English-trasloco – son tornata a Catania ho raccolto tutti i pezzi di me e sto cercando di creare, mettendoli tutti insieme, un piccolo mondo condiviso.


Dopo i due corsi universitari amati visceralmente ed in modo diverso, ho conosciuto tante realtà lavorative in


Gran Bretagna

, mi son appassionata al mondo dell’infanzia, ci ho incastrato attorno la


cucina

, l’


italiano

come lingua straniera, i


giochi

e solo ultimamente i


libri

.


Sono mamma,


bilingue

, affamata di storie, amante delle parole e sostenitrice della


immaginazione dei bambini

.


Dalla scorsa primavera ho avuto l’enorme fortuna di iniziare a costruire questo lavoro con 


Floriana Manciagli

, incrociata per caso dentro una merenda (sarà che le merende sono nel nostro destino?).


Da allora, ho intrecciato questi fili con


Floriana

per, come dice lei, cercare di 


‘cambiare il mondo, partendo dai piccoli’

.


Floriana:

“Sono Floriana Manciagli, 29 anni. Da piccola sognavo di vincere Miss Italia, ma poi ho scelto di lavorare con la


scrittura

e coi


bambini

. Ho conseguito il diploma in scrittura creativa alla


Scuola Holden

, seguendo il corso di


Non fiction

per poi capire che, in realtà, la mia dimensione era lavorare coi bambini e insegnare a loro tutti i segreti dello


storytelling

.


Dopo aver vissuto e lavorato tre anni a


Torino

, ho scelto di tornare a Catania per realizzare qui il mio grande progetto artistico: un luogo dove i bambini possano trovare riparo dalla quotidianità e possano esprimere liberamente sè stessi.


Solare, spigliata e creativa, con una passione per il mare, la scrittura e la pizza.


Una volta qualcuno mi ha definita “un vulcano”.


Questa è probabilmente la definizione che più mi si addice.


“Volete raccontarci come vi siete conosciute?”Federica:

“Durante una merenda di Natale. Lei leggeva


storie di Natale

, io avevo il mio bimbo già allora, a meno di un anno di età, famelico di libri e di storie, e la voglia di collaborare è nata lì e subito.


Ci trovavamo, separatamente, su due strade ben diverse da quella che abbiamo intrapreso insieme adesso. Credo di poter osare dicendo che ci siamo aiutate molto a vicenda, nella scelta di abbandonare quello che non ci permetteva di creare e di far creare, e ci siamo sostenute nella decisione difficile di lasciare il noto per l’ignoto.


“Quando avete capito che potevate unire le forze per collaborare insieme?”Federica:

“Per quel che mi riguarda, praticamente da subito. Floriana è energia pura, ha


grandissima esperienza

nel nostro campo e, per mia fortuna, non ha mezze misure quando si tratta di creare proposte e di strutturare il nostro lavoro come si deve.


Una cosa che ci ha accomunato sin da subito è il rispetto che abbiamo dei bambini come piccoli ma grandi, a cui bisogna costantemente offrire la possibilità di diventare la versione migliore di loro stessi – e non parliamo solo di scuola qui, ovviamente.


La nostra intesa lavorativa è confluita nel progetto delle 


#LibroMerende. 

Queste nascono dal desiderio di far riscoprire il libro stampato ad una generazione parecchio lontana dall’idea di immaginare e creare storie.


Volendo dire una banalità, non si legge più a casa o fuori, e lo stupore che tutti i nostri piccoli avventurieri mostrano nel capire quante cose meravigliose e nuove possono nascere anche da un vecchio libro scolorito ne è la dimostrazione.


Per noi è tuttavia uno sprone fortissimo a fare, fare sempre di più e fare cose nuove – nell’offerta rivolta a piccoli e grandi aspiranti lettori ed aspiranti narratori.


Floriana:

“Credo che sia stato quello che in amore si definisce “un colpo di fulmine”.


Io ero lì per leggere dei racconti ai bambini e tra quel bambini c’era il suo Dado che tentava i primi passi.


Abbiamo iniziato a chiacchierare perché io, che in quel periodo lavoravo in un asilo, cercavo un’insegnante di inglese.


Da quel momento, poco alla volta ci siamo trovate così bene che è venuto naturale cominciare a lavorare insieme. Mettere insieme le nostre peculiarità e creare il nostro format di 


Libromerende.

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“Dalle libromerende ad un progetto lavorativo più grande…quali sono i vostri progetti per il 2020?”Federica:

“Le #LibroMerende sono il seme di tutto quello che stiamo costruendo insieme. La foresta che vorremmo crescesse da questi semini è già un work in progress, fatta di tante cose diverse – che non possiamo rivelare per non rovinare a nessuno la sorpresa.


Quel che possiamo dire, però, è che il 2020 sarà un anno di crescita e di novità, e che le storie che vogliamo lanciare e creare saranno aperte anche ai grandi potenziali avventurieri, e non solo ai piccini!


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Tutto quello che state creando è davvero entusiasmante, ma sicuramente avrete incontrato qualcuno che vi avrà detto “chi ve lo ha fatto fare a tornare a Catania!”.Come sappiamo molti fanno il percorso inverso, vanno fuori per non rientrare più. A tal proposito, cosa rispondete?Floriana:

“Rispondo che è troppo facile dire che si vogliono cambiare le cose se rimaniamo all’estero o al nord. Rispondo che è il momento di fare cose belle anche qui, a Catania, al Sud. Perché le cose si cambiano provandoci e saranno le nostre azioni a farlo non le nostre parole e non le nostre lamentale.


Federica:

“Tornare a casa può sembrare semplice, perché si torna alle origini. Per me non lo è stato, tuttavia. Catania è cambiata tanto negli ultimi anni, ho trovato


una città diversa da quella che ho lasciato

. I bambini sono finalmente protagonisti di crescenti realtà a loro misura, e poter offrire il mio contributo in questo senso mi fa dare un valore nuovo e bello a quello che ho fatto all’estero: Catania merita di essere la città dove voler far crescere i propri figli, e nel nostro piccolo l’intento ed il desiderio è di contribuire a rendere questa città questo, e tanto altro, a misura di bambino.”


E queste sono Floriana e Federica!


Ci hanno portato dentro il loro mondo e non potevo non raccontare la loro storia.


Una storia fatta di


amicizia

e


condivisione di idee

e


progetti lavorativi

che come pochi si realizzano.


La loro storia mi dà speranza perché loro sono la dimostrazione che quando le cose si vogliono, possiamo cambiarle. Prima di tutto, però, dobbiamo volerlo noi stessi.


Io continuerò a seguirle, per vedere cosa riusciranno a creare.


Ancora rimane tutto misterioso perchè non si vogliono sbilanciare…ma lo scopriremo prestissimo!


E voi, le conoscete già? Avete avuto modo di incontrarle o di partecipare ai loro laboratori? Raccontatelo nei commenti.