image-391

Catania Family Lab

info@cataniafamilylab.it

Vai a Facebook

Cercaci su Instagram

 

COLLEGAMENTI VELOCI


facebook
instagram

Il magazine delle famiglie

Idee, news e informazioni utili


facebook
instagram
phone
messenger
whatsapp

Tutto quello che una neomamma deve sapere per una buona riuscita dell'allattamento

07-08-2018 10:20

catania family lab

Gravidanza e post parto, Mondo genitori, Genitori 0-3, Family Experiences, Maternità, gravidanza, allattamento , neomamme, attamento al seno,

Tutto quello che una neomamma deve sapere per una buona riuscita dell'allattamento

Cosa deve sapere una mamma quando decide di allattare? Rosalba Laganà scrive una lettera alle neomamme.

9f58ac8b-2e48-41ce-b5f4-9c39e4b45776-.jpg

Cosa deve sapere una mamma che vuole allattare suo figlio?

Rosalba Laganà, è una mamma che ci segue con affetto e in occasione della settimana mondiale dell'allattamento (1/7 agosto del 2018) ha scritto una lettera rivolta a tutte le mamme che allattarenno i loro bambini.

 

Un invito ad informarsi e documentarsi durante la gravidanza per non farsi travolgere da "quello che diranno gli altri" affinchè sia garantita una buona riuscita dell'allattamento e mantenere anche una certa sanità mentale. 

 

Ecco cosa ci dice:

 

Ciao a tutte! 

 

È la settimana mondiale dell’allattamento al seno (WBW- World Breastfeeding Week, 1-7 agosto).

Questo post lo scrivo pensando alle mamme che in questo momento hanno in grembo il loro bambino, a quelle che conosco e anche a quelle che non conosco.

Lo scrivo pensando soprattutto a chi è in attesa del primo bimbo, perché quando io ero in attesa del mio primo bimbo avrei avuto bisogno di qualcuno che mi dicesse queste cose.

Lo scrivo anche per quelle donne che ancora non sono mamme, ma che sperano (adesso, o in futuro) di diventarlo.

 

4 anni fa avrei avuto bisogno che qualcuno mi dicesse che se è vero che l’allattamento al seno è qualcosa di istintivo e naturale, è altrettanto vero che a volte, a causa dell'eccessiva medicalizzazione del parto praticata spesso nei nostri ospedali, qualcosa può interferire con questo istinto e far sì che l’allattamento non parta col piede giusto. E tu, neomamma inesperta che avevi con gioia visto tuo figlio attaccarsi al seno in sala parto pochi minuti dopo averlo dato alla luce, lo rivedi dopo diverse ore in cui senza il tuo consenso è già stato nutrito in neonatologia con almeno un paio di biberon, e a quel punto lui non vuole più attaccarsi.

 

In realtà non è che non vuole.

 

In realtà lui non riesce, perché quei biberon dati nelle prime ore di vita, insieme al distacco imposto per ben 12 ore (cioè proprio nel momento cruciale per l’avvio dell’allattamento) dalla propria mamma, hanno interferito pesantemente con l’istinto e la naturalezza dell’atto di amore più antico del mondo.

 

4 anni fa avrei avuto bisogno, in quel momento, che qualcuno mi dicesse che esistono figure che possono darti il giusto sostegno se ci si trova in difficoltà per l’avvio dell’allattamento, perché alcune mamme hanno la fortuna che questo percorso parta subito col piede giusto, mentre tante, tantissime altre, possono incontrare ostacoli di vario genere, ma che col giusto supporto (quasi) tutti i problemi si possono risolvere, soprattutto se l’aiuto arriva nei primissimi giorni.

 

Ragadi, attacco scorretto del bambino, ingorghi, mastiti, dotti ostruitibimbo che rifiuta di attaccarsi, ascessi mammari, mille problemi potrebbero mettersi in mezzo (e io, tra il primo (mancato) allattamento e il secondo (riuscito) questi problemi li ho collezionati quasi tutti, che se ci fosse stata una raccolta punti avrei potuto prendere tutti i premi in palio).

 

Ma niente è insuperabile, se la vostra volontà di allattare è salda e se vi fate aiutare, da persone veramente esperte (consulenti allattamento IBCLC certificate, o ostetriche)

 

Questo è un link che rimanda alla lista delle consulenti IBCLC suddivise per regione: http://www.aicpam.org/soci-aicpam/

 

4 anni fa avrei avuto bisogno di sentirmi dire che se all’improvviso devi assumere farmaci per curare un tuo problema di salute insorto 15 giorni dopo il parto (per la serie quando la sfortuna si accanisce), non necessariamente devi smettere di allattare, perché moltissimi farmaci sono compatibili con l’allattamento, a differenza di ciò che dice la maggior parte dei medici (perché purtroppo la stragrande maggioranza dei medici, ginecologi e pediatri inclusi, non sono affatto aggiornati sulla tematica allattamento).

 

4 anni fa avrei avuto bisogno di sentirmi dire che invece in questi casi è possibile chiamare il numero verde del centro antiveleni di Bergamo (o anche di alcuni altri presidi ospedalieri), o consultare il sito e-lactancia.org, per verificare se il farmaco da assumere è davvero non compatibile con l’allattamento.

 

Invece 4 anni fa queste cose non me le aveva dette nessuno, e proprio quando avevo trovato uno spiraglio per risolvere almeno parzialmente il problema del mancato attacco, ecco che arrivano ben 6 medici (2 pediatri, 2 dermatologi, 1 ginecologo e il medico di base) a dirmi che la cura a cui dovevo sottopormi era incompatibile con l’allattamento, e io, neomamma confusa, inesperta e poco informata sull’argomento (nonostante il corso pre-parto, che in questo senso non serve ad una cippa), gli ho creduto e avvilita ho iniziato a riempire biberon di latte artificiale.

 

Mio figlio stava bene ugualmente, certo.

Io decisamente meno, perché avrei voluto fortemente allattarlo. Ci tenevo così tanto che ancora oggi, dopo 4 anni, sento sempre nel cuore il rimpianto amaro di non essere stata abbastanza forte in quella prima esperienza.

Di non esserlo stata come lo sono stata al secondo giro, quando nemmeno aver dovuto subire un incisione al seno con successivo drenaggio senza anestesia (che in quei minuti ho seriamente pensato di rimpiangere al confronto i dolori del parto) mi ha fermata dal continuare ad allattare.

 

Ma stavolta ero più consapevole, più determinata, e soprattutto PIÙ INFORMATA.

 

Al secondo giro ho chiesto subito aiuto, e così io e la mia bimba abbiamo superato ragadi, attacco parzialmente scorretto, 3 ingorghi, 2 mastiti, 1 ascesso mammario con conseguente incisione e drenaggio.

 

Abbiamo continuato l’allattamento esclusivo nonostante io sia rientrata al lavoro ai suoi 4 mesi (non ero ancora nemmeno completamente guarita dall’intervento di cui sopra), e nonostante lei abbia cominciato a mangiare altro che non fosse il mio latte solo dopo gli 8 mesi!

 

Io con queste righe non voglio fare la paladina dell’allattamento a tutti i costi. Ogni mamma sceglie per sè e per il proprio bimbo il percorso che sente più giusto, più armonico per le proprie corde.

 

Il punto è proprio questo: per avere la libertà di scelta, tra allattamento al seno o al biberon, occorre avere PRIMA DEL PARTO le giuste e corrette informazioni (cosa di cui il nostro servizio sanitario nazionale bellamente se ne frega) e SUBITO DOPO IL PARTO il giusto sostegno per garantire il corretto avvio dell’allattamento (cosa anche questa che ancora oggi, molto spesso, in ospedale viene del tutto sottovalutata).

 

Con queste righe io vorrei sostenere le mamme che desiderano allattare e dire che davvero volere (insieme alla giusta informazione) è potere!

 

Se desiderate allattare il vostro bambino non fatevi fuorviare dai luoghi comuni e dai commenti fuori luogo che troppo spesso arrivano (anche questi dovuti a scarsissima informazione sull’argomento).

 

Certo, non sono solo e sempre rose e fiori, c’è anche fatica e stanchezza nell’allattamento.

I primi mesi possono risultare complicati da gestire perché il bisogno del neonato è continuo, e certi giorni ci si può sentire sfiancate da quell’esserino che ti sta appiccicato h24. Soprattutto se partorisci a giugno, come nel mio caso, e quindi passi tutta l’estate con addosso una bimba-stufetta che ti fa fare la sauna perenne, e accanto hai l’altro figlio che ti chiede in contemporanea di giocare con i Lego.

 

Però, fidatevi, ne vale la pena.

 

Perché poi diventa tutto molto più gestibile. Passati i primi 3/4 mesi, la strada sarà tutta in discesa, perché a quel punto il bambino sarà più grande e competente anche nelle poppate, che si faranno molto più brevi e più diradate.

E più il tempo passerà, più voi amerete quel momento tutto vostro, in cui madre e figlio si incrociano, si cercano, si guardano con la tenerezza dell’amore più assoluto che ci è stato concesso di provare.

L’allattamento al seno è una magia che ogni donna dovrebbe avere il diritto di poter consapevolmente scegliere e vivere, e io lo auguro di cuore ad ogni mamma.

 

Noi, 13 mesi di amore e nessuna intenzione di smettere.

 

LEGGI ANCHE: Tutte le risposte che una mamma che allatta deve sapere

tuttoquellocheunamammadevesapereprimadiallattare-1612176289.jpg