Ultimamente mi sto appassionando a tutto ciò che riguarda gli studi legati alle conseguenze nefaste (sui bambini in primis, ma anche su adolescenti e adulti) cui può portare la dipendenza dalle nuove tecnologie, in particolare dai media digitali.Per questo ho deciso di leggere uno dei tanti libri scritti sull’argomento.Ne ho scelto uno dal titolo inquietante: “Demenza digitale”, scritto da uno dei più rinomati studiosi tedeschi di neuroscienze, Manfred Spitzer.Non è un libro da leggere con Masha e Orso o Peppa Pig in sottofondo (anche se ammetto di averci provato!). Richiede una certa attenzione, ma vale decisamente la pena perché apre la mente e fa riflettere sui rischi che l’eccessiva esposizione ai media può provocare soprattutto in tenerissima età.Essendo mamme credo che abbiamo il diritto e il dovere di sapere.Ogni capitolo di questo libro è dedicato a un aspetto del problema.Viene spiegato, ad esempio, il funzionamento del cervello e come si evolve in base agli stimoli che riceve, come le nuove tecnologie spesso ci facilitano la vita facendo il lavoro che prima faceva la nostra mente a scapito di quest’ultima, che non si allena e di conseguenza regredisce nelle sue funzioni, come i multitasker non siano in realtà bravi a svolgere più compiti contemporaneamente, ma solo lavoratori più distratti e più facilmente distraibili.Per ogni argomento trattato il libro cita anche molte ricerche realizzate portando dati statistici a supporto degli studi svolti. Insomma, se siete pronte a una lettura un po’ impegnativa, ma comunque scorrevole e interessantissima, vi consiglio di leggerlo. E' così ricco di argomenti che io non posso certo raccontarvi tutto qui! Una cosa, però, ve la voglio chiedere: Allora vi racconto solo questo, usando le parole di Spitzer, e poi vi lascio in pace, sperando di avervi incuriosito.
avete mai sentito parlare di “Baby Einstein”? No?!
“Baby Einstein" è il titolo di una celebre serie di DVD prodotti a partire dal 2003 dalla Disney.Com’è chiaro fin dal titolo, i bebè dovrebbero vedere questi DVD - e quindi i genitori dovrebbero comprarli - per essere trasformati in piccoli geni. Un gruppo di scienziati americani ha condotto uno studio su oltre 1000 bambini piccoli e sui loro genitori che, per la prima volta, ha dimostrato in maniera inoppugnabile gli effetti negativi del consumo dei media in particolare sullo sviluppo dei più piccoli, (...) I bambini piccoli che guardano la Baby tv o i Baby DVD mostrano un ritardo nello sviluppo linguistico”.La conclusione di questa storia?La Disney dopo avere cercato invano per due anni di negare l’esito della ricerca, ha dovuto ritirare dal commercio i dvd e risarcire i clienti. Ovviamente di storie come questa ce ne sono tante altre, ma i colossi dell’industria digitale le tengono ben nascoste, per evitare problemi, e ci riescono bene, scommetto che nessuna di voi ne aveva sentito parlare prima!Bene, adesso in conclusione vi dico solo questo: se trovate il tempo, tra una pappa, un bagnetto, un capriccio e un cambio pannolino...Buona lettura!Rosaria Cappello